"Le facce si fanno quando si pensa, si scrive, si canta; quando ci si emoziona; quando si piange, si grida, si ride, si scherza o si fa una boccaccia; quando si esagera, quando si dorme e quando ci sembra di non star facendo nulla. Le facce si fanno quando si disegnano, si costruiscono o si intravedono in oggetti e situazioni di per sé privi di faccia, ma in cui si riconosce un’espressione, la possibilità di comunicare e voler dire qualcosa. (...) Le facce si fanno da sempre, perché fare e facce sono parole nate insieme, dalla stessa radice. Le facce, perciò, si son fatte, si fanno e si faranno. Anche oggi e anche qui.” (I Ludosofici)
Costruiamo e riproduciamo facce in tanti modi diversi e così ci alleniamo a rappresentare i nostri visi osservandone bene tutti i particolari.
Prendiamo dalla scatola degli attrezzi vari oggetti e li usiamo per creare assemblaggi materici… a forma di faccia!
Ci osserviamo allo specchio e ci rappresentiamo con la pittura.





Prendendo ispirazione dal libro “ABC dei popoli” di Liuna Virardi creiamo facce con i gomets.
Creiamo maschere utilizzando cartoni colorati e ritagli.





Usando la lavagna di plexiglas disegniamo il viso dell’amica o dell’amico… ed anche delle maestre!